presenta:

U.S.AGENT

 

…VENDICATORE PER SEMPRE?

Di Carlo Monni

 

 

Complesso Residenziale Watergate, Foggy Bottom, Washington D.C.

 

L’uomo termina il ventesimo giro di corsa lungo il parco e poi sempre correndo si avvia verso il suo appartamento al suntuoso complesso edilizio chiamato Watergate. Oltrepassa i lussuosi hotel ed il palazzo d’uffici dove nel 1972 si decise il destino di un Presidente e si dirige verso il complesso residenziale imboccandone il viale d’accesso. È un uomo sulla trentina circa, robusto e muscoloso il cui corpo scolpito farebbe l’invidia di molti body builders, i suoi capelli biondi sono tagliati a spazzola nello stile comunemente detto alla marine, gli occhi azzurri sono freddi come il ghiaccio e la mascella è dura, il volto apparentemente privo d’espressione o di qualunque emozione. I suoi vicini lo considerano un tipo freddo, ma cordiale. Sanno che per avere un appartamento lì deve essere un importante funzionario federale o qualcosa di simile. Hanno ragione in più di un senso. L’uomo che, dopo una corroborante doccia si concede una frugale colazione e poi, prima di indossare la giacca del suo elegante completo nero, si aggancia una fondina a tracolla, è davvero un funzionario governativo, ma c’è molto di più dietro tutto questo.

I suoi documenti dicono che il suo nome è Jackson K. Daniels, nato a Jackson, Contea di Madison, Tennessee, molto appropriatamente nomi di presidenti degli Stati Uniti, ed è un Agente Speciale del servizio di Polizia chiamato Federal Bureau of Superhuman Affairs. Solo l’ultima parte è vera, il resto sono solo bugie ben preparate.

Il vero nome con cui è nato è John Walker di Custer Grove in Georgia ed è ufficialmente morto, ucciso nell’adempimento del dovere da un vile assassino. John Walker era Capitan America. No, non l’originale, non quello che oggi ha una tomba con un monumento di marmo al Cimitero degli Eroi di Arlington, dall’altra parte del fiume Potomac, no, lui era uno dei rimpiazzi, in un periodo in cui il Governo voleva un Capitan America più obbediente ai suoi desideri.[1] Le cose non funzionarono, naturalmente, ma questa è un’altra storia, ora lui era Jack Daniels agente federale ed era anche il superuomo in costume noto come U.S.Agent, l’arma segreta dell’America, un uomo che dovrà presto prendere delle difficili decisioni.

 

 

Sede del Federal Bureau of Superhuman Affairs, Georgetown, Washington D.C.

 

Quando ha accettato l’incarico di Direttore dell’F.B.S.A. Jasper Sitwell sapeva che sarebbe stata una sfida, ma lui è sempre stato pronto alle sfide, una perfetta mistura di ingenuità, senso del dovere ed ambizione che l’ha sostenuto sino ad oggi. È stato tutto merito di Nick Fury se ha avuto la nomina, ma, forse non ha molto di cui ringraziarlo. La sua vita è diventata più difficile adesso specie per il confronto continuo con le domande dei suoi superiori politici, ma Fury sapeva che lui non è tipo da farsi intimidire, così ligio al dovere da non avere tempo nemmeno per una vita privata. Non è stato così sempre. Sono passati anni, ma non riesce a scordarla. Dalla tasca interna della giacca estrae una foto ingiallita e spiegazzata, il volto di una ragazza bruna gli sorride: Whitney Frost, la prima ed unica donna che abbia veramente amato, lei non l’aveva mai veramente amato, però, il suo scopo era sedurlo per strappargli i segreti delle Stark Industries di cui, all’epoca lui era il responsabile S.H.I.E.L.D. per la Sicurezza.[2] Non ebbe la forza per arrestarla e la lasciò andare in una fuga che, ma lo seppe solo più tardi, l’avrebbe portata verso un incidente aereo che le avrebbe permanentemente sfigurato il volto, cosa che l’avrebbe spinta ad adottare l’alias di Madame Masque, la Donna dalla Maschera d’Oro.[3] Fu solo la prima di tante morti apparenti che formano un mistero ancora insoluto. Jasper ripone la foto nel portafogli e poi preme l’interfono:

-Miss Stevens prepari tutto per la solita riunione.-

<<Si signore, subito.>>

            Ci sono delle priorità da rispettare, pensa Jasper, e il mistero di Madame Masque è solo uno dei tanti.

 

 

Da qualche parte

 

Il suo vero nome è un segreto ben custodito, i suoi accoliti lo conoscono solo come: lo Scienziato Supremo, capo dell’organizzazione nota come Avanzate Idee Meccaniche, più brevemente, A.I.M.

-Avete eseguito tutti i controlli?-chiede ad un suo subordinato

-Si signore, è pienamente operativo.- risponde quello

-Voglio che lo proviate sul campo, scegliete un bersaglio e colpite.-

-Un bersaglio qualunque?-

            Lo Scienziato Supremo riflette un attimo, poi…

-No, ho un bersaglio perfetto e l’ora dell’agguato saranno le 11. Mi raccomando, non voglio fallimenti, abbiamo avuto abbastanza problemi ultimamente e parecchie teste sono già cadute per questo.-[4]

-Non abbia timore signore.-

-Non ne ho AX376, è lei ad averne.

-Rimasto solo.lo Scienziato Supremo si assicura che la porta del suo QG privato sia chiusa, poi si toglie lo scomodo elmetto e si concede il lusso di un sorriso, il suo sottoposto non sa che il fallimento è preventivato, ma, del resto, un buon capo non deve dire mai troppo ai sottoposti.

            Rimette l’elmetto, esce da un passaggio segreto e prende un piccolo veicolo che, attraverso una monorotaia, lo porta a destinazione in pochi minuti. Lasciato il veicolo, attraversa un altro passaggio segreto e qui si toglie l’uniforme ed indossa altri abiti, poi, dopo pochi minuti è di frOnte ad un cancello e, dopo le formalità di rito, entra tranquillo al 1600 di Pennsylvania Avenue.

 

 

Q.G. dell’F.B.S.A.

 

Jack Daniels ha raggiunto il suo ufficio e salutato la sua collega Allie Magruder, un’avvenente ragazza di colore.

-Che novità ci sono Allie?- le chiede.

-Nessun superumano nuovo per adesso.- risponde la donna –Abbiamo un A.P.B.[5] su Edward Freeman, Switch,  dopo il suo exploit a New York, se ne sono perse le tracce. [6] C’è anche una richiesta di consulenza da New York per quel pasticcio dello Scorpione della settimana scorsa.-[7]

-Pensavo che fosse un affare locale.-

-E lo è le autorità di New York vogliono solo un elenco di tutti coloro che hanno la tecnologia per potenziare un soggetto.-

-Mmm e se fosse uno nuovo?-

-Ci arriveranno per esclusione allora. Cambiando discorso, hai sentito di Nefaria?-

-A parte il fatto che i Vendicatori gliele hanno suonate per bene un paio di giorni fa,[8] che c’è da sapere?-

-Arriverà in giornata per testimoniare alla Commissione Senatoriale sul Crimine Organizzato e indovina a chi toccherà il servizio di protezione?-

            Jack fa una smorfia di disgusto.

-Non dirmi che…-

-Già, hai vinto una bambolina.-

            Il rumore di una suoneria interrompe la conversazione

Il tuo cellulare.- dice Allie. -È il solo qui attorno che abbia “America the beautiful” come suoneria.-

            Jack risponde prontamente, celando un po’ d’imbarazzo, ascolta e poi…

-Si ho capito, ok.- poi si rivolge alla colega –Una chiamata Allie, devo andare, ci vediamo più tardi.-

            Senza dire altro esce, senza lasciare ad Allie Magruder il tempo di replicare.-

 

 

Casa Bianca, mezz’ora dopo.

 

È stato Jack Daniels a ricevere la chiamata, ma è U.S.Agent che ha risposto e si trova di fronte ad un funzionario

-Riposo U.S.Agent, lei sa chi sono?-

-Alden Rusk, Vice Consigliere per la Sicurezza Nazionale.-

-Esatto ed è per 7questioni di Sicurezza Nazionale che le parlo. Lei è ancora un Vendicatore, giusto?-

-Tecnicamente si, ma non ho partecipato più ad un’azione dalla Guerra dei Mondi ed ho operato solo con WorldWatch sino al suo scioglimento.- risponde Agent.

-Come lei sa, il Governo ha concesso un certo margine di manovra ai Vendicatori, sotto la supervisione di Henry Peter Gyrich.- continua Rusk –Tuttavia il Governo ha qualche preoccupazione sul loro operato degli ultimi tempi.-

-Non vi fidate di loro, signore?-

-Non è esattamente così, sappiamo che operano per il bene pubblico, ma… sono troppo potenti non dimentichiamolo e... mettiamola così: “Quis custodiet ipsos custodes?” è latino e significa “Chi custodisce i custodi?”, beh dovremmo farlo noi, io credo. Usando la sua priorità di Vendicatore, lei può fornirci l’accesso a molti dati preziosi.-

-Mi sta chiedendo di fare la spia?-

-Le sto chiedendo di servire il suo paese, lei ha fatto un giuramento al riguardo o sbaglio?-

            Agent esita, anche se la sua espressione rimane impenetrabile

-Io… ci penserò su signore.-

-Vorrei una risposta adesso.-

-Deve accontentarsi di questa per adesso, ma gliela darò in serata, non si preoccupi, ed ora mi scusi, ma devo andare, i miei doveri verso questo paese mi attendono.-

            E così dicendo, U.S.Agent fa il saluto e con un perfetto dietrofront lascia la stanza.

 

 

Quattro ore dopo, di fronte al Campidoglio

 

Dire che Jack Daniels è seccato è un bell’eufemismo, ha molto a cui pensare e preoccuparsi anche di Nefaria non lo aiuta. A quanto pare, è tornato ad essere un comune essere umano, non ha più i superpoteri ionici, ammesso che la cosa duri, e questo non può che renderlo felice, ma questa storia della testimonianza… teme che gli offriranno l’immunità se parla dei suoi legami col Maggia e questo sarebbe imperdonabile. Quelli come Nefaria dovrebbero marcire in prigione, se stesse a lui. Nefaria arriva, vestito nel suoi costume bianco nero, ma con un elegante abito di foggia ottocentesca, con tanto di monocolo. Quell’uomo deve avere qualcosa di storto, pensa Jack, ma si tiene per se l’osservazione, basta osservare l’arroganza con cui si muove per classificarlo, pensa ancora. Lo accompagnano per il corridoio senza badare all’uomo che parla con le telecamere.

-Dottor Quinn…- chiede una giornalista –Perché il Consigliere Scientifico del Presidente si trova qui in Senato, per assistere ad una seduta della Commissione sul Crimine Organizzato?-

-Beh signorina.- risponde il Dottor Andrew James Quinn, Ph.D. Direttore dell'Ufficio per la Politica Scientifica e Tecnologica della Casa Bianca –Ovviamente il mio Ufficio è interessato a certi aspetti della tecnologia che ha reso il Conte Nefaria un superessere, è una questione da approfondire in queste contingenze in cui…-.

            Jack Daniels non bada allo scienziato burocrate e si avvia verso l’aula, quando, dalla folla dei giornalista si stacca una figura che muta improvvisamente aspetto, tramutandosi in un essere dalla pelle argentea, che scatta contro il gruppo che accompagna Nefaria.

-Ma che diav….- esclama Jack prima di essere sbattuto contro un muro. Con la testa rintronata vede Allie Magruder sparare contro la figura, che assorbe i proiettili come se fossero acqua fresca, con tutta la rapidità del suo addestramento l’agente scarica il suo caricatore, poi salta addosso al tipo, una specie di uomo artificiale. Questo esita un attimo, poi scaglia Daniels oltre la sua testa, facendolo volare per tutto il corridoio, sino a farlo piombare in una stanza sfondando la porta.

            Jack si rialza un po’ confuso, per fortuna il suo fisico potenziato l’ha protetto, ma ci dev’essere un modo migliore per proteggere la propria identità segreta. Ora non ha tempo da perdere, non conosce le intenzioni di quella creatura, ma deve intervenire

 

            L’interruzione è servita ad Allie per evitare l’assalto della creatura. In quella confusione non ha visto che fine ha fatto Jack, ma teme che sia messo male, nessuno se la cava facilmente, dopo un volo del genere. Non può dire che gli stia proprio simpatico, ma è il suo partner e questo significa che deve fare qualcosa per lui. Quando si è arruolata nel neo costituito F.B.S.A. Allie sapeva che ci sarebbero stati giorni come questi, ma è dura vedere una cosa simile e sentirsi del tutto indifesa.

            Improvvisamente uno scudo circolare colpisce l’essere che barcolla, per poi voltarsi, mentre l’oggetto torna nelle mani del suo possessore U.S.Agent.

L’androide lo guarda e parla:

<<Ti aspettavo. C’era il 75% di probabilità che tu arrivassi se avessi attaccato qui ed ora.>>

-Mi hai trovato.- replica Agent –Ora ti arrendi pacificamente o devo usare la forza?-

<<L’arroganza di voi umani è stupefacente.>> replica la creatura <<Io sono programmato per sconfiggerti, rappresento la generazione più avanzata di adattoidi. I miei padroni dell’A.I.M. hanno inserito nei miei circuiti un chip con la memoria delle mie versioni passate ed ora posso replicare i poteri di chiunque solo richiamandoli alla memoria…>> mentre parla, muta ancora, assumendo un colore verdastro e aumentando di dimensioni, mentre la sua forma diviene un misto dei costumi di vari vendicatori <<Ho i poteri di tutti i Vendicatori, sono il nuovo e migliore Super Adattoide>>

            Le cose si fanno serie.

 

 

Sede dell’F.B.S.A.

 

            Jasper Sitwell sta seguendo gli eventi in TV . Un nuovo Super Adattoide? Non ci voleva proprio, ma come può U.S.Agent da solo sperare di sconfiggerlo, quando gli stessi Vendicatori hanno sempre avuto difficoltà a sopravvivere contro il vecchio modello? Non c’è scelta, bisogna intervenire subito.

 

 

Campidoglio

 

Se deve essere onesto con se stesso, Agent non ha la minima idea di come sconfiggere un androide con tutti i poteri dei Vendicatori. Nel mosaico che è divenuto il suo costume riconosce parti del costume di Capitan America, Iron Man, Occhio di Falco, Wasp, Giant Man. I precedenti modelli dovevano essere vicini al soggetto per poterlo mimare, ma questo possiede la memoria delle precedenti incarnazioni e ciò lo rende molto più pericoloso.

<<Il mio compito è sconfiggerti.>>

            Perfetto, come se non avesse già abbastanza nemici, ma chi lo vuole morto? È stato l’A.I.M. a progettare l’originale adattoide e questo, quindi è ovvio pensare a loro, anche se non può escluder altre possibilità.. Lascia stare, si dice U.S.Agent, pensa a sopravvivere. E questo fa, saltando, usando lo scudo per parare frecce e raggi repulsori, saltando per evitare un pugno gigante e un pungiglione. Lo colpisce, ma quello si riduce e tenta di colpirlo ripetutamente, lo tiene sulle difensive e non va bene, deve batterlo. È ironico, però, quando divenne U.S.Agent, il suo primo incarico fu di entrare nei Vendicatori della Costa Ovest per diventarne il leader e sorvegliarli, ora gli chiedono praticamente la stessa cosa e lui cosa dovrebbe fare? Cosa hanno fatto i Vendicatori per lui in fondo? Lo hanno disprezzato sin dal suo arrivo, non è mai stato davvero uno di loro no? E dopo quella faccenda dei Marziani è stato anche peggio, ma certo lui era perfetto da biasimare. Non ha preso lui la decisione, ma lui ha eseguito l’ordine, lui ah concesso loro di dormire sonni tranquilli prendendo su di se il biasimo di aver contribuito alla morte di 100.000 esseri che erano pronti a sterminarne sei miliardi. Il Boy Scout[9] avrebbe detto che ci potevano essere altri modi, ma in questo mondo qualcuno deve giocare sporco ed accettarne le conseguenze per il bene degli altri. O forse, sta solo cercando di giustificarsi anche con se stesso. Ora basta, deve pensare a battere questo tipastro, forse, se ricorda bene quel che ha letto nei files dei Vendicatori e questo ha lo stesso difetto del precedente modello… Lo colpisce con tutto quello che ha, senza allentare nemmeno per un minuto ed alla fine il suo avversario decide di usare tutti i suoi poteri contemporaneamente ed ecco che… inizia brillare di una sinistra luminosità

<<Che mi succede?>>

-Un sovraccarico ecco cosa, ammasso di plastica che non sei altro.- ribatte Agent.

            Mentre la massa dell’avversario si riduce sempre più, lui gli salta addosso, e, con tutta sua forza, lo preme con lo scudo sul pavimento. Con un po’ di fortuna il vibranio di cui è composto lo scudo assorbirà l’impatto dell’imminente esplosione e se no… è stato bello così.

            Il super Adattoide diventa sempre più brillante, al punto che tutti i presenti debbono chiudere gli occhi per non esserne accecarti, poi… finisce e l’adattoide è scomparso.. e con lui U.S.Agent.

-Peccato.- commenta il Dottor Quinn –Chissà cosa avremmo imparato studiandolo.-

            Allie Magruder non se ne preoccupa, le basta essere viva ed ecco arrivare il suo partner con i vestiti rovinati ed un fazzoletto premuto sulla nuca.

-Ma che diavolo è successo?- chiede Jack con aria innocente.

-Vorrei saperlo.- risponde Allie –Credo sia stata una fortuna uscirne vivi.-

-E Nefaria dov’è finito?-

-Beh era… dannazione l’ho perso di vista nel casino e quel farabutto ne ha approfittato per filarsela.-

            Jack Daniels sospira, non è stata una gran giornata.

 

 

Casa Bianca, Ufficio del Vice Consigliere per la Sicurezza Nazionale

 

            U.S.Agent è impettito di fronte all’uomo di nome Alden Rusk

-Ho riflettuto su quanto mi ha chiesto signore.-

-E allora?-

-Io devo lealtà al mio governo, ma ho assunto un impegno quando sono entrato in quella squadra ed anche se non sono più gradito, io non tradirò i loro segreti. Il giorno in cui dovessero mettersi contro gli Stati Uniti, io sarà in prima fila contro di loro, ma non li spierò mai per lei.-

-Osa disobbedire ad un ordine?-

-Può licenziarmi se vuole.- ribatte U.S.Agent tranquillo e, senza dare all’uomo il tempo di ribattere, si gira e se ne va.

 

 

Palazzo dei Vendicatori, New York

 

            U.S.Agent entra nel salone, dove si trovano Wasp, Occhio di Falco e Iron Man

-Cosa vuoi U..S.Agent?- chiede Wasp

-Sono venuto a restituire questa.- risponde lui e getta sul tavolo la sua identicard –So che sarete più tranquilli così e vi risparmio il disturbo di dovermi buttare fuori, tanto l’avreste fatto, prima o pi, giusto?-

            Così dicendo, se ne va, i tre Vendicatori sì guardano in silenzio, poi è Iron Man a parlare

<<Agent, aspetta!>>

            L’eroe americano si volta

<<Sei certo di quel che fai?>>

-Parliamoci chiaro Iron Man, io non vi piaccio e lo so. Non ci posso far niente. Tutti noi siamo quel che siamo e facciamo quel che dobbiamo fare. Fin dal primo momento che venni tra voi, mi giudicaste indegno del vostro gruppo. Sapete una cosa, non ha molta importanza, io mi sono divertito. Voglio dirvi una cosa, pero: non so che cosa stiate combinando ultimamente, ma a Washington c’è gente che trama contro di voi ed aspetta solo un vostro passo falso.

-E tu da che parte starai?- gli chiede Wasp.

            Agent la guarda con una smorfia:

-Da quella del mio paese, se mai farete qualcosa contro gli Stati Uniti io vi ostacolerò con tutte le mie forze, ma sempre davanti a voi, mai alle spalle.-

-Buona fortuna, allora.- gli dice Occhio di Falco e gli tende la mano.

            Agent esita un attimo, poi gliela stringe.

            Pochi minuti dopo è in strada, la pesante porta chiusa alle sue spalle. Apre la mano destra e la sua identicard è lì. Quel romantico di Occhio di Falco, spera di non dovergli rompere la mascella uno di questi giorni. Ripone la card. Non gi servirà più, probabilmente, ma è bello sapere di averla. Com’era il motto? “Una volta Vendicatore, per sempre Vendicatore?” Chissà, potrebbe anche esser vero.

È presto, ha tempo prima di tornare a Washington e magari a Valerie non dispiacerà l’idea di una cena.

 

 

FINE

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Ed ecco finita una storia che spero vi sia piaciuta.

1)      Per i suoi pochi fans, vi avverto che rivedrete U.S.Agent su Capitan America molto presto

2)      Anche per lo scienziato supremo, vi rimando a Capitan America.

3)      I patiti della Continuity sappiano che questa storia si svolge dopo Vendicatori #29e prima di Capitan America #20

E con questo è tutto, alla prossima.

 

 

Carlo



[1] Non credeteci sulla parola, leggete Captain America Vol 1° #332/350 (Speciale Capitan America, Star, #2, e Capitan America & I Vendicatori #68/76)

[2] Avvenne tutto nei classici Iron Man Vol 1° #1/8 (Devil, Corno, #86/95)

[3] Come spiegato in Iron Man Vol 1° #20 (Devil, Corno, #109)

[4] Problemi? Uhm sospettiamo che lo Scienziato Supremo abbia letto Villains #24 -_^

[5] All Points Bulletin bollettino di ricerca globale. (Carlo il poliziotto)

[6] Sospettiamo, invece, che né Jack né Allie abbiano letto Villains #24 o ne saprebbero di più -_^

[7] Quali problemi? Se non lo sapete, iniziamo a sospettare che voi non abbiate letto Uomo Ragno MIT #42

[8] in Vendicatori #29

[9] Capitan America, ovviamente. -_^